› Ornella Vanoni, come ha incontrato Luca Rajna?

• IMe lo ha introdotto un mio amico, un grande grafico, Sergio Mascheroni. Mi ha colpito la spontaneità delle sue foto. Con me ha usato solo la luce naturale: è difficile scattare con questo stile perché bisogna saper gestire molto bene le ombre, problema che normalmente viene risolto con luci artificiali supplementari. Loro invece sono riusciti a cogliermi senza artifici, rendendo gli scatti pieni di vita, belli.

› Come si è sentita sul set?

• Io bene. Sono me stessa, non vi è nulla di recitato, ho seguito molto l’istinto. Se il fotografo riesce a instaurare una buona relazione con me io sono tranquilla, non mi annoio, quasi non mi accorgo della sua presenza, l’obbiettivo non mi crea imbarazzo né pudori. Penso che questo poi si rifletta nelle foto, che mostrano la mia vera anima.

› È così anche per il suo nuovo album Una Bellissima Ragazza che sta portando in concerto in Italia e in Spagna?

• Si, c’è molto di me anche in questo album, tanto che mi mostro anche nelle mie foto da giovane, quando ero una ragazza. Anche ora comunque mi sento piena di vita e forza, mia nipote chiama ironicamente questa mia dote ‘arzillità’!

› E in concerto, quando è sul palco, come si sente?

• Lì è diverso, c’è un’emozione e una relazione con il pubblico molto forte. Riesco a essere me stessa anche sul palco, dove però c’è anche una parte di recitato, spesso le cose si confondono ed è sottile la linea che distingue il falso dallo spontaneo, l’utilizzo della voce, il gioco dei tempi e delle pause, l’imprevisto reale da quello scenico. Ho molto meno paura del giudizio da parte del pubblico rispetto a un tempo e per questo sono molto più me stessa.

› Pensa che la stessa emozione possa esserci in un giorno importante come quello del matrimonio?

• No, il giudizio non dovrebbe esserci. Il matrimonio è un cambiamento di vita importante da vivere con un’emozione che ci lega alle persone a cui vogliamo bene, i parenti e gli amici. Anche se io ora, se dovessi farlo, lo farei di nascosto, nel senso che è una cosa intima, privata.